Renato Palumbo mit Mozart und Tschaikowsky am Petruzzelli in Bari Renato Palumbo conducts Mozart & Čajkovskij at Bari PetruzzelliRenato Palumbo dirige Mozart e Čajkovskij al Petruzzelli di BariRenato Palumbo dirige Mozart y Čajkovskij en el Petruzzelli de BariRenato Palumbo pour Mozart et Čajkovskij au Petruzzelli de Bari

Freitag, Februar 4, 2011_ Heute Abend Renato Palumbo dirigiert ein Konzert zum ersten Mal auf dem Podium des neu Petruzzelli Orchester mit die ouverture aus Don Giovanni und dem Concerto Nr. 3 in Es-Dur für Horn und Orchester KV 447 (1787) von Wolfgang Amadeus Mozart (Martina Repetto Horn Solist) und die Sinfonie Nr. 6 in h-Moll op. 74 Pathétique (1893) von Peter Iljitsch Tschaikowski.
In der Begegnung mit der Presse der maestro Palumbo tiefe Wertschätzung für seine Arbeiten mit dem neuen Orchester Bari zum Ausdruck gebracht hat: “Ho visto un grande entusiasmo e soprattutto una straordinaria disciplina in questi bravi musicisti. Stiamo lavorando molto bene.” Worte des Lobes waren auch die jungen Martina Repetto gerichtet, sein Debüt als Solist an der Petruzzelli und aufgeregt für sein Debüt in der Front: “solisti si nasce, chi lo è sa esprimersi al meglio anche nascosto dietro una porta”

“Non vedevo l’ora di cimentarmi con il Concerto n° 3 di Mozart – ha confessato – lo abbiamo inserito in un programma ben assortito con l’Ouverture del Don Giovanni che prelude al finale della Patetica. Proprio il brano di Tchaikovsky mi ha permesso di verificare l’ottimo spessore artistico raggiunto dall’Orchestra del Petruzzelli in così poco tempo. Fa piacere incontrare una folta presenza giovanile, con grande rispetto per quello che fa e la consapevolezza di contribuire ad un progetto innovativo”.

Im Hinblick auf die Koexistenz der beiden Orchester die der Petruzzelli und der Provinz Bari, sagte Renato Palumbo «Non è un problema la doppia orchestra perché, che io sappia, il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero d’iscritti e c’è la necessità di assorbirli nel mondo del lavoro. Il problema, invece, è che in Italia le orchestre stanno scomparendo ed è un miracolo che ancora la gente voglia continuare a studiare musica in queste condizioni».

“Le dimensioni della città non contano. Più orchestre ci sono, più appuntamenti si offrono al pubblico, più gli si fa del bene. Gli aspetti economici non devono interessare chi ama la cultura: si pensi piuttosto a quale futuro offrire ai giovani musicisti se si continuano a smantellare le grandi orchestre nazionali”.

Friday 4 Februa ry 2011_ Tonight at Petruzzelli theater in Bari the return of Renato Palumbo for the first time on the podium of the new Petruzzelli Orchestra. In the program the ouverture from Don Giovanni and the Concerto No 3 in E flat major for horn and orchestra K 447 (1787) by Wolfgang Amadeus Mozart (Martina Repetto horn soloist) and Symphony No. 6 in B minor Op 74 Pathetique (1893) by Pyotr Ilyich Tchaikovsky.

In the meeting with the press Renato Palumbo expressed deep appreciation for his work with the Bari’s new orchestra: “Ho visto un grande entusiasmo e soprattutto una straordinaria disciplina in questi bravi musicisti. Stiamo lavorando molto bene.” Words of praise were also addressed to the twenty-four Martina Repetto, making his debut as a soloist at the Petruzzelli and excited for his debut in the front row” : “solisti si nasce, chi lo è sa esprimersi al meglio anche nascosto dietro una porta”

“Non vedevo l’ora di cimentarmi con il Concerto n° 3 di Mozart – he said – lo abbiamo inserito in un programma ben assortito con l’Ouverture del Don Giovanni che prelude al finale della Patetica. Proprio il brano di Tchaikovsky mi ha permesso di verificare l’ottimo spessore artistico raggiunto dall’Orchestra del Petruzzelli in così poco tempo. Fa piacere incontrare una folta presenza giovanile, con grande rispetto per quello che fa e la consapevolezza di contribuire ad un progetto innovativo”.

About the coexistence of two orchestras that of the Petruzzelli and that of the Province of Bari – Renato Palumbo said «Non è un problema la doppia orchestra perché, che io sappia, il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero d’iscritti e c’è la necessità di assorbirli nel mondo del lavoro. Il problema, invece, è che in Italia le orchestre stanno scomparendo ed è un miracolo che ancora la gente voglia continuare a studiare musica in queste condizioni».

“Le dimensioni della città non contano. Più orchestre ci sono, più appuntamenti si offrono al pubblico, più gli si fa del bene. Gli aspetti economici non devono interessare chi ama la cultura: si pensi piuttosto a quale futuro offrire ai giovani musicisti se si continuano a smantellare le grandi orchestre nazionali”.

Venerdì 4 febbraio 2011_ Questa sera al teatro Petruzzelli di Bari il ritorno di Renato Palumbo per la prima volta sul podio della neocostituita Orchestra della Fondazione Petruzzelli. In programma o dal Don Giovanni e  il Concerto n. 3 in mi bemolle maggiore per corno ed orchestra K 447 (1787) di  Wolfgang Amadeus Mozart (corno solista Martina Repetto) e la sinfonia n. 6 in si minore Op. 74 Patetica (1893) di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Nell’incontro con la stampa il maestro Palumbo ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto con la nuova orchestra barese: “Ho visto un grande entusiasmo e soprattutto una straordinaria disciplina in questi bravi musicisti. Stiamo lavorando molto bene.” Parole di elogio e incoraggiamento sono state rivolte anche alla ventiquattrenne Martina Repetto, al suo debutto come solista al Petruzzelli ed emozionata per il suo esordio “in prima fila”: “solisti si nasce, chi lo è sa esprimersi al meglio anche nascosto dietro una porta”

“Non vedevo l’ora di cimentarmi con il Concerto n° 3 di Mozart – ha confessato – lo abbiamo inserito in un programma ben assortito con l’Ouverture del Don Giovanni che prelude al finale della Patetica. Proprio il brano di Tchaikovsky mi ha permesso di verificare l’ottimo spessore artistico raggiunto dall’Orchestra del Petruzzelli in così poco tempo. Fa piacere incontrare una folta presenza giovanile, con grande rispetto per quello che fa e la consapevolezza di contribuire ad un progetto innovativo”.

Riguardo poi alla coesistenza di due orchestre – quella del Petruzzelli e quella della Provincia di Bari, Renato Palumbo ha commentato «Non è un problema la doppia orchestra perché, che io sappia, il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero d’iscritti e c’è la necessità di assorbirli nel mondo del lavoro. Il problema, invece, è che in Italia le orchestre stanno scomparendo ed è un miracolo che ancora la gente voglia continuare a studiare musica in queste condizioni».

“Le dimensioni della città non contano. Più orchestre ci sono, più appuntamenti si offrono al pubblico, più gli si fa del bene. Gli aspetti economici non devono interessare chi ama la cultura: si pensi piuttosto a quale futuro offrire ai giovani musicisti se si continuano a smantellare le grandi orchestre nazionali”.

Viernes, 04 de febrero 2011_ Esta noche en el teatro Petruzzelli de Bari el regreso de Renato Palumbo, por primera vez en el podio de la nueva Orquesta Petruzzelli. En el programa la ouverture de Don Giovanni y el Concierto n 3 en mi bemol mayor para corno y orquesta, K 447 (1787) de Wolfgang Amadeus Mozart (Martina Repetto corno solista) y Sinfonía No. 6 en Si menor Op. 74 Patética (1893), de Piotr Ilich Tchaikovsky.

En la reunión con la prensa el maestro Palumbo ha expresado su profundo reconocimiento por su trabajo con la nueva orquesta de Bari:“Ho visto un grande entusiasmo e soprattutto una straordinaria disciplina in questi bravi musicisti. Stiamo lavorando molto bene.” Palabras de alabanza se dirige también al Repetto veinticuatro Martina, haciendo su debut como solista en el Petruzzelli y emocionado por su debut en primera fila “: “solisti si nasce, chi lo è sa esprimersi al meglio anche nascosto dietro una porta”

“Non vedevo l’ora di cimentarmi con il Concerto n° 3 di Mozart – ha confessato – lo abbiamo inserito in un programma ben assortito con l’Ouverture del Don Giovanni che prelude al finale della Patetica. Proprio il brano di Tchaikovsky mi ha permesso di verificare l’ottimo spessore artistico raggiunto dall’Orchestra del Petruzzelli in così poco tempo. Fa piacere incontrare una folta presenza giovanile, con grande rispetto per quello che fa e la consapevolezza di contribuire ad un progetto innovativo”.

Respecto a la coexistencia de dos orquestas el de la Petruzzelli y el de la Provincia de Bari – Renato Palumbo dijo«Non è un problema la doppia orchestra perché, che io sappia, il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero d’iscritti e c’è la necessità di assorbirli nel mondo del lavoro. Il problema, invece, è che in Italia le orchestre stanno scomparendo ed è un miracolo che ancora la gente voglia continuare a studiare musica in queste condizioni».

“Le dimensioni della città non contano. Più orchestre ci sono, più appuntamenti si offrono al pubblico, più gli si fa del bene. Gli aspetti economici non devono interessare chi ama la cultura: si pensi piuttosto a quale futuro offrire ai giovani musicisti se si continuano a smantellare le grandi orchestre nazionali”.

Vendredi, Février 4 2011_ Ce soir, le théâtre Petruzzelli à Bari verra le retour de Renato Palumbo pour la première fois sur le podium de lanouvelle Petruzzelli Orchestra. Dans son programme l’ouverture de Don Giovanni et le Concerto n 3 en mi bémol majeur pour cor et orchestre K 447 (1787) de Wolfgang Amadeus Mozart (corne soliste Martina Repetto) et la Symphonie n ° 6 en si mineur op 74 Pathétique (1893) de Piotr Ilitch Tchaïkovski.

Dans la rencontre avec la presse Palumbo a exprimé sa profonde gratitude pour son travail avec le nouvel orchestre de Bari: “Ho visto un grande entusiasmo e soprattutto una straordinaria disciplina in questi bravi musicisti. Stiamo lavorando molto bene.” Mots de louanges ont été adressées à mlle Repetto, qui fait ses débuts comme soliste au Petruzzelli, très éxitée pour ses débuts dans première rangée”: “solisti si nasce, chi lo è sa esprimersi al meglio anche nascosto dietro una porta”

“Non vedevo l’ora di cimentarmi con il Concerto n° 3 di Mozart – ha confessato – lo abbiamo inserito in un programma ben assortito con l’Ouverture del Don Giovanni che prelude al finale della Patetica. Proprio il brano di Tchaikovsky mi ha permesso di verificare l’ottimo spessore artistico raggiunto dall’Orchestra del Petruzzelli in così poco tempo. Fa piacere incontrare una folta presenza giovanile, con grande rispetto per quello che fa e la consapevolezza di contribuire ad un progetto innovativo”.

REn ce qui concerne la coexistence de deux orchestres celui de la Petruzzelli et celui de la province de Bari, a déclaré Renato Palumbo “Non è un problema la doppia orchestra perché, che io sappia, il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero d’iscritti e c’è la necessità di assorbirli nel mondo del lavoro. Il problema, invece, è che in Italia le orchestre stanno scomparendo ed è un miracolo che ancora la gente voglia continuare a studiare musica in queste condizioni”.

“Le dimensioni della città non contano. Più orchestre ci sono, più appuntamenti si offrono al pubblico, più gli si fa del bene. Gli aspetti economici non devono interessare chi ama la cultura: si pensi piuttosto a quale futuro offrire ai giovani musicisti se si continuano a smantellare le grandi orchestre nazionali”.

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